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Anemia da carenza di ferro in gravidanza: impariamo a conoscerla per prevenirne le cause

Cosa fare in caso di anemia da carenza di ferro in gravidanza? Quali sono i valori del ferro da tenere sotto controllo? Approfondiamo insieme le cause e i sintomi dell’anemia sideropenica (anemia da carenza di ferro) in gravidanza

Anemia da carenza di ferro in gravidanza: quali sono le cause?

L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi e consente a questi ultimi di trasportare l’ossigeno (O2) dai polmoni ai tessuti e l’anidride carbonica (CO2) dai tessuti periferici ai polmoni. Quando si ha una riduzione dell’emoglobina al di sotto dei livelli normali si parla di anemia. 

I valori normali di emoglobina (Hb) nel sangue sono:

Uomo: 13,4 – 17,5 g/dL 

Donna: 12 – 15,5 g/dL 

Donna in gravidanza: 11 – 14 g/dL

Dato che la sintesi di emoglobina è regolata dalla quantità di ferro presente nel sangue, in caso di deficit di ferro nell’organismo si può verificare anche una riduzione della quantità di emoglobina. Questo tipo di anemia è definita anemia sideropenica perché causata da una carenza di ferro nell’organismo. 

Oltre all’anemia da carenza di ferro esistono altri tipi di anemia, non sempre correlati a un deficit di ferro nel sangue. Alcune anemie come le talassemie (es. anemia mediterranea, l’anemia di Fanconi o l’anemia falciforme) hanno cause genetiche mentre in altri casi ancora le anemie possono essere determinate da malattie autoimmuni, tumori o infezioni (es. malaria). Da qui in seguito ci occuperemo nello specifico dell’anemia da carenza di ferro.

Le cause della carenza di ferro nell’organismo

Una carenza di ferro può essere causata da:

  • Ridotto o scarso apporto di ferro con l’alimentazione;
  • Condizioni che riducono l’assorbimento dei nutrienti (compreso il ferro) a livello intestinale;
  • Condizioni fisiologiche caratterizzate da un aumentato fabbisogno di ferro (crescita, gravidanza, allattamento) o da perdite di sangue (ciclo mestruale nelle donne in età fertile);
  • Traumi o patologie intestinali che determinano emorragie.

Nella maggior parte dei casi la carenza di ferro è una condizione che si instaura lentamente. L’organismo mette in atto vari meccanismi per contrastare la sideropenia e mantenere nella normalità i valori ematici del ferro. Tuttavia, quando le riserve di ferro nell’organismo non sono sufficienti a mantenere l’equilibrio di questo minerale nell’organismo possiamo assistere a una progressiva riduzione della sideremia (concentrazione del ferro circolante legato alla transferrina) e della ferritinemia. Altro valore che viene monitorato per valutare l’assetto marziale (l’equilibrio e il metabolismo del ferro nell’organismo) è quello della transferrina, proteina che lega il ferro e lo trasporta nell’organismo. 

Quali sono i sintomi dell’anemia da carenza di ferro in gravidanza?

L’anemia da carenza di ferro può presentarsi senza sintomi clinici rilevanti ed è rilevata attraverso le analisi del sangue. Questo accade perché spesso è una condizione che si instaura lentamente e finché non sono sensibilmente ridotte le riserve di ferro nell’organismo non compaiono i sintomi caratteristici. La gravidanza richiede un maggiore fabbisogno organico di ferro e pertanto è possibile che una carenza di ferro pregressa si accentui durante il periodo della gestazione ed emergano i tipici sintomi dell’anemia da carenza di ferro:

  • Stanchezza generalizzata (astenia);
  • Pallore di pelle e mucose;
  • Mal di testa ed emicranie;
  • Respiro corto e difficoltà respiratorie anche a riposo;
  • Irritabilità;
  • Aumentata fragilità di pelle, unghie e capelli;
  • Difficoltà nel riposo;
  • Tachicardia;
  • Difficoltà nella concentrazione;
  • Vertigini e giramenti di testa;

Anemia da carenza di ferro in gravidanza: cosa fare?

In gravidanza è particolarmente importante tenere sotto controllo i livelli ematici del ferro e dell’emoglobina per evitare che si instauri un’anemia sideropenica. 

Valori di emoglobina bassi possono determinare una condizione di stanchezza e di astenia. Una carenza di ferro nella mamma, soprattutto nell’ultimo trimestre di gravidanza, può anche essere la causa di ridotto deposito di ferro nel nascituro. 
In caso di sideropenia in gravidanza, il medico valuterà la terapia più adatta per riportare nella normalità i valori del ferro nell’organismo attraverso una dieta con alimenti ricchi di ferro ed eventuali supplementi alimentari specifici.


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